Poreč (IKA)
Siamo talmente abituati agli avvenimenti natalizi che tanti strani paradossi e sorprendenti „assurdità“ non riescono a sorprenderci e meravigliarci. Comunque, dobbiamo essere coscienti che nessun essere umano sarebbe riuscito ad escogitare una tale entrata di Dio nel nostro mondo.
Se fosse stato chiesto a noi uomini sicuramente avremmo immaginato un entrata grandiosa di Dio nel nostro mondo. Ci sarebbero state scenografie grandiose, migliaia di persone, palazzi, trombe e cortei che vedrebbe tutto il mondo! Tutto sarebbe pronto per il Suo arrivo!
Il vero Natale ci meraviglia con la sua semplicità. Se pensiamo a quanto sia diverso da qualsiasi standard umano, non possiamo che rimanere meravigliati. Anche alcuni dettagli che lievemente combaciano con le nostre visioni sono cosi sottovalutati. Sembra che solo poche anime umili di cuore puro notano ciò.
Poi segue la povertà e l’umiliazione totale. Viene sotto le spoglie di un neonato. Si! Dio viene sotto le spoglie di un bambino! Non solo non è nato in un palazzo, come sarebbe stato da aspettarselo. E nato in una stalla vicino agli animali; davvero in una stalla, laggiù sotto una locanda, mentre sopra le presone erano sistemante comodamente.
Si, è un grande mistero. Perché tutto ciò? Perché cosi nascosto? Perché cosi umile? Perché viene in modo così semplice e impercettibile? Perché questa “notte silenziosa”? In una parola questa e umiltà.
Come sconfiggere la superbia e l’arroganza umana? Con la modestia! Le tenebre non possono sovrastare le tenebre; solo la luce può farlo. L’odio non può vincere l’odio, solo l’amore può farlo. E La superbia non può sovrastare la superbia, solo l’umiltà può farlo.
Cos’ha a che fare la superbia con questo? Tutto! Satana ha detto con superbia “No servirò!” Adamo ed Eva disobbedienti nella loro superbia dicono a Dio “No, non permetteremo che ci venga ordinato cosa fare. Decideremo da soli cos’è il bene e il male e nessuno ci impartirà ordini, nemmeno Dio che ci ha dato tutto.” Questa è la superbia. E Dio la umilierà. E’ nato in un luogo molto insignificante, in grande povertà e miseria. Lo riconoscono solo alcuni “insignificanti” e sconosciuti re magi.
Si, questo e il sentiero di Dio. Noi uomini cerchiamo di vincere il fuoco con il fuoco, la violenza con maggior violenza, l’odio con maggior odio, la criminalità con maggior criminalità, ma il crimine porta sempre il crimine e il cerchio della violenza si ripete all’infinito. Nel tentativo di vincere i nostri nemici diventiamo sempre più simili a loro e il Male vince indipendentemente da chi ha vinto. Dio vince l’odio con l’amore, le tenebre con la luce, la vendetta con la misericordia e la superbia con l’umiltà. L’umiltà vince la superbia perché la superbia cade regolarmente dissennatamente nelle proprie trappole.
E cosi questo Natale Il Signore viene umilmente, silenziosamente, quasi impercettibilmente. I suoi metodi sono estremamente incomprensibili al mondo d’oggi, governato dall’uomo arrogante. Ma Lui appare nel suo confondente paradosso. Dobbiamo pregare e pentirci affinché possiamo riuscire a capirlo almeno un po’.
In mezzo di tutto questo paradosso, dove l’umiltà vince la superbia, viene la benedizione per coloro che sono abbastanza umili per sentirlo: e in terra pace agli uomini di buona volontà (Lc 2,14). Anche se molti angeli lo dicevano, erano solo in pochi gli umili che hanno desiderarono sentirlo.
Perciò in questo Natale, se sei abbastanza umile da trovare Gesù nell’umiltà e nella sorprendente realtà della sua nascita, Lui ha il regalo per te, la pace e la guarigione spirituale. Ma e un regalo che possono riconoscere solo gli umili. Non è un regalo che troveremo nella superbia del proprio successo e della propria ricchezza. La guarigione e la pienezza della grazia vengono solo nell’umiltà. La superbia è il veleno e l’umiltà è la medicina.
Le più grandi guarigioni e le più profonde fonti di pace non provengono dalla propria forza, ma dalla nostra debolezza, dai momenti difficili e dolorosi della nostra vita, da quei momenti quando eravamo abbastanza umili per pregare veramente: ”Dio aiutami!”
Questo Natale Dio entra nel nostro dolore. Lo troviamo nella povertà, nell’umiliazione, addirittura nel ripudio. Si trova in un luogo modesto, nella caverna ove dobbiamo abbassarci e inginocchiarci per arrivare a lui. L’umiltà e indispensabile per sovrastare la nostra superbia e arroganza. “L’umiltà’” salverà il mondo.
A coloro che sono umili Dio porge la sua mano per innalzarli e guarirli. In questo luogo umile, con il Dio umile avviene anche la nostra guarigione.
A tutti i fedeli, e a tutti gli uomini di buona volontà auguro di cuore buon Natale e felice anno nuovo.