Istina je prava novost.

Saluto del vescovo Palić in occasione della XV. Riunione dell’Unione dei Frati Minori in Europa

Trasmettiamo integralmente il saluto del vescovo di Mostar-Duvno, Petar Palić in occasione della XV. Riunione dell’Unione dei Frati Minori in Europa – UFME (Unio Fratrum Minorum Europae) il 28 febbraio 2023 a Medjugorje.

Eccellenza, Nunzio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina,

Eccellenza, Visitatore Apostolico per la parrocchia di Medjugorje,

Reverendo Padre Massimo, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori,

Reverendo Padre Jozo, Ministro Provinciale,

Reverendo Padre Miljenko, Presidente dell’Unione!

Cari Fratelli, seguaci spirituali di San Francesco d’Assisi!

Come Pastore di questa Chiesa locale, sono molto lieto di poterVi salutare nella parrocchia di San Giacomo di Medjugorje. Vi siete riuniti nel territorio della Diocesi di Mostar-Duvno che, insieme con la Diocesi di Trebinje-Mrkan, è stata affidata alla cura pastorale del Vescovo di Mostar-Duvno. Essa è attualmente la più grande in Bosnia ed Erzegovina, per quanto riguarda il numero dei fedeli (vi sono circa 180.000).

Vi trovate nella Diocesi che ha le sue gioie e le sue speranze, le sue tristezze e le sue angustie, si potrebbe dire, come da tutte le altre parti della Chiesa di Gesù Cristo. In essa, quasi il 100% degli appartenenti al popolo croato si dichiara cattolici, partecipa alla vita sacramentale, frequenta la Santa Messa e prende parte a diverse pratiche di pietà e a movimenti spirituali. Vi sono circa 140 sacerdoti diocesani e religiosi e circa 120 religiose di diverse Congregazioni.

Vi trovate nella Diocesi che tuttora soffre a causa delle ferite ancora aperte e delle divisioni provocate dall’irresponsabilità di singoli, la cui interpretazione della vita consacrata, dell’ecclesiologia e delle relazioni all’interno della Chiesa sembra incomprensibile ad un cattolico sincero.

Siamo una piccola parte della Chiesa universale che, secondo le parole del Concilio e di Papa Francesco, va avanti „fra le consolazioni di Dio e le persecuzioni del mondo, tra la Croce e la Risurrezione“.

Vorrei concludere questo mio breve saluto, cintando un fatto della vita di San Francesco, che conoscete sicuramente, ma per me vi è sempre qualcosa di sorprendente.

All’inizio, il modo di vivere insieme di Francesco e dei frati creava difficoltà, perché non era regolarizzato dalla Chiesa e dalla comunità dei cittadini di Assisi. Il vescovo Guido, pertanto, ha consigliato a Francesco e ai suoi confratelli di recarsi a Roma, da papa Innocenzo III, e di chiedergli l’autorizzazione per la prima e breve Regola del nuovo Ordine dei Frati Minori. Mentre Francesco la dettava, fra Leone la metteva per scritto.

Conoscente molto bene le parole con cui san Francesco si presentò davanti al Papa: „Noi seguaci di Sorella Povertà, detti Frati Minori, ci siamo riuniti per vivere in assoluta obbedienza l’uno all’altro, per seguire il Signore nella sua Povertà …“ San Francesco concluse con le seguenti parole: „Ubbidiremo sempre ai Sacerdoti, ai Vescovi, ai Cardinali e al Papa.“

Infine, chiedo le Vostre preghiere per i nostri fedeli, sacerdoti e religiosi, che vivono in queste Diocesi. Da parte mia, Vi assicuro la mia preghiera, affinché vivendo in un sincero e puro spirito francescano, possiate donare al mondo e alla Chiesa quello che san Francesco desiderò e che, in tale modo, aiutiate a costruire la Chiesa di oggi.

Grazie per la vostra attenzione.

✠ Petar Palić
vescovo di Mostar-Duvno